28 aprile 2018

Il nucleare nel gioco

"Disinvolto e cortese durante gli allenamenti, ma un fascio di nervi in torneo, è opinione comune che Pemulis potrebbe stare molto più in alto in classifica se si impegnasse di più, poiché è non solo il miglior lobbista in tutta la storia di Eschaton, ma anche, a detta di Schtitt, l'unico ragazzo che sappia davvero tirare la volée." (pag. 183)

Eschaton come afferma l'autore nelle sue note in fondo al libro é: "una versione con partecipanti in carne e ossa su campi da tennis modificati del gioco di conflagrazione nucleare Endstat su Cd-Rom (nota 53)".
Seppure il collegamento fra la fisica nucleare e questo breve passo possa sembrare un po' forzato, esso risulta utile per capire la descrizione dell'atmosfera dell'Eta e dei suoi giovani allievi.
D.F. Wallace ideando questo gioco (nel romanzo è creato dal personaggio Orin Incadenza per classificare gli studenti dell'Eta) dallo scenario apocalittico post-guerra nucleare vuole dare un esempio di offuscamento della linea che separa realtà e finzione. Sebbene lo scenario utilizzato dal gioco sia pressoché inverosimile ed estremizzato, proprio poiché ambientato in un periodo post conflitto nucleare, i ragazzi dell'Enfield tennis academy non sembrano accorgersi della differenza fra realtà e finzione, ciò viene evidenziato quando la neve inizia a cadere ed i ragazzi non capiscono se ciò avviene nella simulazione del gioco o nella realtà ("-Sta nevicando sulla maledetta mappa, non sul territorio, testa di cazzo!- urla Pemulis a Penn" p.400 "-E' solo neve del mondo reale, non cade sullo scenario del gioco!- Pemulis continua a rivolgersi solo a Penn[...]" p.401). Tale offuscamento è influenzato anche dall'importanza che ha il gioco per i ragazzi stessi, in quanto la classifica del gioco va ad integrarsi con quella dell'abilità sul vero campo da tennis mediante la quale sono valutati gli allievi.
La grandezza di Wallace sta nel fatto che: nonostante questo esempio di realtà virtuale e di incapacità di distinzione con la realtà sia stato fatto in un'opera del 1996, potrebbe tranquillamente essere riproposto ai giorni d'oggi dove tale fenomeno si sta sempre più espandendo.

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