31 maggio 2018

Testata termonucleare

"Ma se Hal avesse una Luger puntata contro e dovesse provarci, probabilmente inizierebbe spiegando che ciascuna delle 400 palle da tennis sgonfie dell'arsenale globale del gioco rappresenta una testata termonucleare da 5 megatoni."(p.386)

Una testata termonucleare è un'arma esplosiva che sfrutta l'energia prodotta da una reazione a catena di fusione nucleare.
Essendo un'evoluzione delle prime armi a fissione nucleare, questa tipologia di arma è di gran lunga la più presente negli arsenali nucleari degli stati.
Un esempio di arma termonucleare è la bomba all' idrogeno (bomba H). Essa sfrutta un primo procedimento analogo a quello utilizzato nelle testate a fissione, dividendo il nucleo atomico di un materiale fissile come l'uranio-235 od il plutonio-239, per permettere di raggiungere temperature tanto elevate da essere in grado di alimentare il processo di fusione nucleare.
Proprio questo duplice stadio è la ragione per cui queste tipologie di ordigni sono i più distruttivi di tutto lo scenario bellico, basti pensare che una bomba H sperimentata dall'Unione sovietica nel 1961 registrò una potenza, misurata in megatoni, circa 3125 volte maggiore della testata nucleare a fissione sganciata dagli USA su Hiroshima.
Personaggi notevoli per la costruzione di tali ordigni durante il periodo della Guerra fredda furono il fisico Andrej Dmitrievic Sacharov, per l'arsenale sovietico, e l'ungherese Edward Teller per quello statunitense.

Foto di una riproduzione dell'arma termonucleare sovietica sperimentata nel 1961 ("Bomba Zar")

27 maggio 2018

L' analogia

"I temi di Madame sono imprevedibili ma allo stesso tempo in un certo senso ritmici, diciamo come la funzione d'onda probabilistica per la fisica subadronica, ecco l'esempio più calzante che si possa trovare."(p. 224)

Con "fisica subadronica" l'autore si riferisce a quella branchia della fisica riservata agli adroni. Gli adroni sono particelle subatomiche non elementari soggetta forza nucleare forte e formata da un fermione elementare detto quark spesso associato alla relativa antiparticella con segno di carica opposto detto antiquark.
Gli adroni sono divisi in tre sottogruppi: barioni formati da tre quark (come neutroni e protoni), mesoni formati da un quark ed un antiquark come ad esempio i pioni, ed infine i barioni esotici composti da più di tre quark.


(Cliccare sull'immagine per approfondire la fisica adronica ed i quark)


12 maggio 2018

Uranio fissionabile U-235

"Una volta, l'anno precedente, Madame Psycosis aveva chiesto allo studente/ingegnere di scrivere il processo da laboratorio fai-da-te per trasformare la polvere di ossido di uranio nel buon vecchio fissionabile U-235"(p. 222)

L'U-235 è ovviamente l'isotopo dell'uranio con numero di massa, rappresentante il numero di nucleoni di un atomo, pari a 235.
Di conseguenza avendo l'Uranio numero atomico 92, l'Uranio-235 avrà 92 protoni e 193 neutroni.
La peculiarità di questo isotopo è data dal fatto che è in pratica l'unico isotopo fissile presente in natura (con circa un'abbondanza di 0,7%).
Per isotopo fissile si intende un isotopo con un alta probabilità di andare incontro a fissione nucleare se colpito con particolari neutroni aventi una determinata energia pari a 0,025eV, detti neutroni termici.
La reazione di fissione dell'uranio-235 inizia quando vi è "l'assorbimento" di un neutrone, passando ad un  numero di massa 236, e la relativa scissione in un atomo di bario ed uno di kripton, la cui somma dei numeri atomici coincide con quella dell'uranio (92) ma non quella dei numeri di massa (233) che è per tre unità inferiore a quella dell'uranio, tale comportamento è data dal fatto che tale processo prevede l'emissione di tre neutroni, più a dei raggi gamma,
L'importanza dell'emissione dei neutroni sta nel fatto che essa permette l'autopropagazione della fissione, quindi una reazione a catena, basta soltanto che uno di questi colpisca un altro isotopo di Uranio-235.
Gli utilizzi principali dell'uranio-235 sono: produrre energia nelle centrali nucleari e purtroppo quello  di produrre testate nucleari.
(Cliccare sull'immagine per approfondire gli utilizzi ed i processi)

6 maggio 2018

La Grande Concavità

"Sulla sezione di sinistra del paravento ci sono quattro orologi settati su fusi orari diversi, più un disco senza numeri che qualcuno ha appeso per indicare l'Ora Zero della Grande Concavità anularizzata"(p.219)

Questo post è un breve esempio che testimonia ancora una volta l'insolito ed assurdo mondo futuristico di Infinte Jest.
"La Grande Concavità" è un enorme discarica annessa al Quebec che sorge su quelli che un tempo erano i territori degli Stati Uniti del nord est. Tale discarica è collegata alla fisica nucleare perché, nel mondo di D.F. Wallace, è il luogo dove confluiscono le scorie del processo di produzione energetica nota come "anulazione", preso in esame in un post precedente.
L'assurdità, oltre che scientifica, sta anche nel fatto che, nel romanzo, si tratta di una terra di nessuno dato che il Canada tende a non voler riconoscere il territorio come proprio.

5 maggio 2018

Acceleratore di particelle

"[...]uno di quei crudeli programmi-verità da universitari tecnologici sulle cui lunghezze d'onda può chiedere di essere ospitato un qualsiasi studente Us dal laboratorio del superacceleratore[...]"(p. 217)

Con il termine "superacceleratore", D.F. Wallace vuole indicare un acceleratore di particelle.
Un acceleratore di particelle è una macchina che accelera particelle microscopiche, come elettroni, positroni, protoni od antiprotoni, allo scopo di aumentarne l'energia cinetica e studiarne gli urti nella speranza che dopo l'urto tale energia si trasformi in altre particelle dotate di massa.
Per accelerare tali fasci di particelle subatomiche vengono utilizzati campi elettrici, che fornendo energia alle particelle le accelerano, e campi magnetici, utilizzati per curvarne la traiettoria, come nei casi degli acceleratori circolari, correggerne dispersioni ed impulsi.
Fondamentalmente gli acceleratori si differenziano a seconda della struttura in: lineari e circolari.
Gli acceleratori lineari hanno lo svantaggio di poter raggiungere solo una energia limitata dettata dal fatto che accelera le particelle in linea retta. Tale limite è risolto negli acceleratori circolari facendo percorrere, appunto, traiettorie circolari aumentando l'energia ad ogni giro compiuto dalla particella. Un esempio di quest'ultima tipologia di acceleratori sono i ciclotroni e sincrotroni.
Uno fra i pochi ed i più importanti acceleratori del mondo è il Linear Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra, un acceleratore lineare protone-protone che ha sostituito il precedente circolare Large Electron-Positron Collider (LEP).
Un'area di studi colpita dall'utilizzo di tale tecnologia è la medicina con ad esempio la produzione di isotopi radioattivi o la terapia adronica


Foto del Cosmotron: primo sincrotrone a protoni a superare la barriera di 1 GeV, costruito nel 1952 nel Brookhaven National Laboratory, Long Island