15 giugno 2018

Final post

In questo blog come esplicitato nella prefazione, si è cercato di analizzare la presenza della fisica nucleare all'interno del romanzo postmoderno Infinite Jest di David Foster Wallace. In tale opera l'autore è stato capace di descrivere una società, sì futuristica, ma non così distante dall'attualità, presentante tematiche che all'epoca (1996) potevano sembrare impensabili e che via via si stanno facendo più realistiche.

La fisica nucleare, scienza piuttosto giovane, sottobranca della fisica atomica, è quel ramo della scienza che si occupa del nucleo atomico e delle interazioni fra i suoi costituenti.

All'interno di questo "romanzo-mondo" l'autore tratta svariati elementi chimici legati a processi di reazioni nucleari come gli isotopi di uranio, plutonio ed idrogeno.
Inevitabile poi sono stati i collegamenti all'applicazione bellica della fisica nucleare come le testate termonucleari.
L'autore nel corso della sua opera ha citato nel dettaglio varie tipologie di reattori nucleari, come i reattori breeder, e di strumentazioni scientifiche complesse, come acceleratori di particelle e riflettori a diffusione di neutroni.
In un mondo pervaso da schizofrenia, malattia e dipendenza come quello descritto da D. F. Wallace ha trovato il suo posto anche la medicina nucleare, in particolare con la PET, una tecnologia diagnostica.
Nella società futuristica di Infinite Jest non poteva poi mancare la finzione, collegata alla fisica nucleare, sia in ambito scientifico con la fantomatica fusione anulare, sia in ambito geopolitico rappresentata dalla Grande Concavità, terra di mezzo fra il Canada e gli USA non riconosciuta da nessuna delle due parti in conflitto.
Concludendo, la fisica nucleare è stata utilizzata anche come sola analogia letteraria ma soprattutto nell'ambito dell'Eschaton, gioco di guerra ambientato in un periodo post conflitto nucleare, all'interno del quale i giovani tennisti dell'Einfield Tennis Academy perdevano la distinzione fra il reale ed il virtuale.

13 giugno 2018

Reattori breeder

"reattori breeder, fabbriche di iniziatori, laboratori per la diffusione e la riflessione di neutroni [...]"(p.387)

reattori breeder potrebbero essere il futuro del nucleare. Sono dei cosiddetti reattori autofertilizzanti: reattori in grado di sostenere reazioni a catena di fissione nucleare progettati in modo che consumino più reagente fissile di quanto sia stato introdotto nell'ambiente di reazione. Generalmente, in chimica nucleare, il rapporto fra queste due quantità è detto conversione e nel caso di reattori autofertilizzanti vale circa 1,2.
L'apparenza potrebbe ingannare, tali reattori non hanno vita illimitata perché se non venisse caricato altro materiale fissile il rendimento calerebbe portando la conversione sotto lo zero.
I principali reattori autofertilizzanti conosciuti sono: i reattori a neutroni veloci FBR (Fast Breeder Reactor) ed i reattori a neutroni termici TBR (Thermal Breeder Reactor), quest'ultimi non utilizzano più il ciclo plutonio-uranio come combustibile ma il ciclo torio-uranio.


(Video di una lezione dell'Università della Calabria sui reattori FBR) 






11 giugno 2018

Il trizio, la sua produzione e l'acqua pesante

"[...] reattori veicolo per la produzione di trizio, impianti per l'acqua pesante, imprese semiprivate per la produzione di cariche missilistiche sagomate, acceleratori lineari[...]"(p.387)

Il trizio è un isotopo radioattivo dell'idrogeno il cui nucleo è formato da un protone e due neutroni.
Il decadimento caratteristico del trizio è il decadimento beta: un processo che prevede l'emissioni di particelle β, ovvero di particelle ad elevata energia come elettroni (β-) o positroni (β+).
In natura il trizio è presente nell'idrogeno atmosferico formato mediante processi di reazioni nucleari nell'alta atmosfera, grazie all'azione dei raggi cosmici.
Il trizio può anche essere ottenuto artificialmente. Il primo ad averlo ottenuto fu il luminare della fisica Ernest Rutherford che nel 1934 bombardò il deuterio, altro isotopo dell'idrogeno, con i cosiddetti deuteroni, equivalenti ad un nucleo di deuterio. Tali deuteroni sono spesso usati negli acceleratori di particelle.
Tutt'oggi il trizio viene prodotto facendo assorbire un neutrone ad un atomo di deuterio  in un reattore nucleare. In questo processo viene usato un cosiddetto moderatore per rallentare i neutroni detto: acqua pesante. L'acqua pesante, isolata per la prima volta da Gilbert Lewis nel 1933, è una particolare molecola d'acqua arricchita di deuterio che ne altera energia di legame e densità. Essa si trova in piccola percentuale in natura nei fondali oceanici, e può essere separata dall'acqua normale mediante processi di distillazione grazie alla differenza della sua temperatura di ebollizione con quella normale. Quest'ossido di deuterio viene anche utilizzato in un particolare processo di risonanza magnetica nucleare quando si ha come solvente l'acqua e come nuclide l'idrogeno.
Tornando al trizio, altra reazione nucleare che genera tale isotopo è il bombardamento del nucleo del litio con fasci di neutroni.
Il trizio è utilizzato come esplosivo per le testate termonucleari.







8 giugno 2018

Plutonio arricchito

"Le fasce Eta di cotone nero -quelle che si usano da quando, Dio non voglia, muore qualcuno- rappresentano gli impianti di produzione di energia atomica dell'era non contemporanea al gioco, impianti per la produzione di uranio/plutonio arricchito[...]" (p.387)

Se dell'uranio e del suo utilizzo in fisica nucleare si è parlato in un post precedente, ora si esaminerà il plutonio arricchito.
Un esempio di plutonio arricchito è quell'isotopo Pu-239 che a seguito della cattura di un neutrone è diventato Pu-240, un isotopo con maggiore probabilità di andare incontro a fissione spontanea.
Il plutonio-240 non potrà mai essere ottenuto in maniera indipendente bensì dovrà essere presente solamente in una miscela con concentrazione inferiore rispetto all'isotopo 239.
Una peculiarità del plutonio 240 è quella di non poter essere utilizzato per costruire armi nucleari poiché essendo di difficile manipolazione e gestione potrebbe far detonare gli ordigni prima dell'innesco.
(Cliccare sulla foto per un approfondimento sul plutonio)


31 maggio 2018

Testata termonucleare

"Ma se Hal avesse una Luger puntata contro e dovesse provarci, probabilmente inizierebbe spiegando che ciascuna delle 400 palle da tennis sgonfie dell'arsenale globale del gioco rappresenta una testata termonucleare da 5 megatoni."(p.386)

Una testata termonucleare è un'arma esplosiva che sfrutta l'energia prodotta da una reazione a catena di fusione nucleare.
Essendo un'evoluzione delle prime armi a fissione nucleare, questa tipologia di arma è di gran lunga la più presente negli arsenali nucleari degli stati.
Un esempio di arma termonucleare è la bomba all' idrogeno (bomba H). Essa sfrutta un primo procedimento analogo a quello utilizzato nelle testate a fissione, dividendo il nucleo atomico di un materiale fissile come l'uranio-235 od il plutonio-239, per permettere di raggiungere temperature tanto elevate da essere in grado di alimentare il processo di fusione nucleare.
Proprio questo duplice stadio è la ragione per cui queste tipologie di ordigni sono i più distruttivi di tutto lo scenario bellico, basti pensare che una bomba H sperimentata dall'Unione sovietica nel 1961 registrò una potenza, misurata in megatoni, circa 3125 volte maggiore della testata nucleare a fissione sganciata dagli USA su Hiroshima.
Personaggi notevoli per la costruzione di tali ordigni durante il periodo della Guerra fredda furono il fisico Andrej Dmitrievic Sacharov, per l'arsenale sovietico, e l'ungherese Edward Teller per quello statunitense.

Foto di una riproduzione dell'arma termonucleare sovietica sperimentata nel 1961 ("Bomba Zar")

27 maggio 2018

L' analogia

"I temi di Madame sono imprevedibili ma allo stesso tempo in un certo senso ritmici, diciamo come la funzione d'onda probabilistica per la fisica subadronica, ecco l'esempio più calzante che si possa trovare."(p. 224)

Con "fisica subadronica" l'autore si riferisce a quella branchia della fisica riservata agli adroni. Gli adroni sono particelle subatomiche non elementari soggetta forza nucleare forte e formata da un fermione elementare detto quark spesso associato alla relativa antiparticella con segno di carica opposto detto antiquark.
Gli adroni sono divisi in tre sottogruppi: barioni formati da tre quark (come neutroni e protoni), mesoni formati da un quark ed un antiquark come ad esempio i pioni, ed infine i barioni esotici composti da più di tre quark.


(Cliccare sull'immagine per approfondire la fisica adronica ed i quark)


12 maggio 2018

Uranio fissionabile U-235

"Una volta, l'anno precedente, Madame Psycosis aveva chiesto allo studente/ingegnere di scrivere il processo da laboratorio fai-da-te per trasformare la polvere di ossido di uranio nel buon vecchio fissionabile U-235"(p. 222)

L'U-235 è ovviamente l'isotopo dell'uranio con numero di massa, rappresentante il numero di nucleoni di un atomo, pari a 235.
Di conseguenza avendo l'Uranio numero atomico 92, l'Uranio-235 avrà 92 protoni e 193 neutroni.
La peculiarità di questo isotopo è data dal fatto che è in pratica l'unico isotopo fissile presente in natura (con circa un'abbondanza di 0,7%).
Per isotopo fissile si intende un isotopo con un alta probabilità di andare incontro a fissione nucleare se colpito con particolari neutroni aventi una determinata energia pari a 0,025eV, detti neutroni termici.
La reazione di fissione dell'uranio-235 inizia quando vi è "l'assorbimento" di un neutrone, passando ad un  numero di massa 236, e la relativa scissione in un atomo di bario ed uno di kripton, la cui somma dei numeri atomici coincide con quella dell'uranio (92) ma non quella dei numeri di massa (233) che è per tre unità inferiore a quella dell'uranio, tale comportamento è data dal fatto che tale processo prevede l'emissione di tre neutroni, più a dei raggi gamma,
L'importanza dell'emissione dei neutroni sta nel fatto che essa permette l'autopropagazione della fissione, quindi una reazione a catena, basta soltanto che uno di questi colpisca un altro isotopo di Uranio-235.
Gli utilizzi principali dell'uranio-235 sono: produrre energia nelle centrali nucleari e purtroppo quello  di produrre testate nucleari.
(Cliccare sull'immagine per approfondire gli utilizzi ed i processi)

6 maggio 2018

La Grande Concavità

"Sulla sezione di sinistra del paravento ci sono quattro orologi settati su fusi orari diversi, più un disco senza numeri che qualcuno ha appeso per indicare l'Ora Zero della Grande Concavità anularizzata"(p.219)

Questo post è un breve esempio che testimonia ancora una volta l'insolito ed assurdo mondo futuristico di Infinte Jest.
"La Grande Concavità" è un enorme discarica annessa al Quebec che sorge su quelli che un tempo erano i territori degli Stati Uniti del nord est. Tale discarica è collegata alla fisica nucleare perché, nel mondo di D.F. Wallace, è il luogo dove confluiscono le scorie del processo di produzione energetica nota come "anulazione", preso in esame in un post precedente.
L'assurdità, oltre che scientifica, sta anche nel fatto che, nel romanzo, si tratta di una terra di nessuno dato che il Canada tende a non voler riconoscere il territorio come proprio.

5 maggio 2018

Acceleratore di particelle

"[...]uno di quei crudeli programmi-verità da universitari tecnologici sulle cui lunghezze d'onda può chiedere di essere ospitato un qualsiasi studente Us dal laboratorio del superacceleratore[...]"(p. 217)

Con il termine "superacceleratore", D.F. Wallace vuole indicare un acceleratore di particelle.
Un acceleratore di particelle è una macchina che accelera particelle microscopiche, come elettroni, positroni, protoni od antiprotoni, allo scopo di aumentarne l'energia cinetica e studiarne gli urti nella speranza che dopo l'urto tale energia si trasformi in altre particelle dotate di massa.
Per accelerare tali fasci di particelle subatomiche vengono utilizzati campi elettrici, che fornendo energia alle particelle le accelerano, e campi magnetici, utilizzati per curvarne la traiettoria, come nei casi degli acceleratori circolari, correggerne dispersioni ed impulsi.
Fondamentalmente gli acceleratori si differenziano a seconda della struttura in: lineari e circolari.
Gli acceleratori lineari hanno lo svantaggio di poter raggiungere solo una energia limitata dettata dal fatto che accelera le particelle in linea retta. Tale limite è risolto negli acceleratori circolari facendo percorrere, appunto, traiettorie circolari aumentando l'energia ad ogni giro compiuto dalla particella. Un esempio di quest'ultima tipologia di acceleratori sono i ciclotroni e sincrotroni.
Uno fra i pochi ed i più importanti acceleratori del mondo è il Linear Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra, un acceleratore lineare protone-protone che ha sostituito il precedente circolare Large Electron-Positron Collider (LEP).
Un'area di studi colpita dall'utilizzo di tale tecnologia è la medicina con ad esempio la produzione di isotopi radioattivi o la terapia adronica


Foto del Cosmotron: primo sincrotrone a protoni a superare la barriera di 1 GeV, costruito nel 1952 nel Brookhaven National Laboratory, Long Island



28 aprile 2018

La mappa del gioco

(Ricostruzione della mappa del gioco Eschaton a cura di Chris Ayers)

Il nucleare nel gioco

"Disinvolto e cortese durante gli allenamenti, ma un fascio di nervi in torneo, è opinione comune che Pemulis potrebbe stare molto più in alto in classifica se si impegnasse di più, poiché è non solo il miglior lobbista in tutta la storia di Eschaton, ma anche, a detta di Schtitt, l'unico ragazzo che sappia davvero tirare la volée." (pag. 183)

Eschaton come afferma l'autore nelle sue note in fondo al libro é: "una versione con partecipanti in carne e ossa su campi da tennis modificati del gioco di conflagrazione nucleare Endstat su Cd-Rom (nota 53)".
Seppure il collegamento fra la fisica nucleare e questo breve passo possa sembrare un po' forzato, esso risulta utile per capire la descrizione dell'atmosfera dell'Eta e dei suoi giovani allievi.
D.F. Wallace ideando questo gioco (nel romanzo è creato dal personaggio Orin Incadenza per classificare gli studenti dell'Eta) dallo scenario apocalittico post-guerra nucleare vuole dare un esempio di offuscamento della linea che separa realtà e finzione. Sebbene lo scenario utilizzato dal gioco sia pressoché inverosimile ed estremizzato, proprio poiché ambientato in un periodo post conflitto nucleare, i ragazzi dell'Enfield tennis academy non sembrano accorgersi della differenza fra realtà e finzione, ciò viene evidenziato quando la neve inizia a cadere ed i ragazzi non capiscono se ciò avviene nella simulazione del gioco o nella realtà ("-Sta nevicando sulla maledetta mappa, non sul territorio, testa di cazzo!- urla Pemulis a Penn" p.400 "-E' solo neve del mondo reale, non cade sullo scenario del gioco!- Pemulis continua a rivolgersi solo a Penn[...]" p.401). Tale offuscamento è influenzato anche dall'importanza che ha il gioco per i ragazzi stessi, in quanto la classifica del gioco va ad integrarsi con quella dell'abilità sul vero campo da tennis mediante la quale sono valutati gli allievi.
La grandezza di Wallace sta nel fatto che: nonostante questo esempio di realtà virtuale e di incapacità di distinzione con la realtà sia stato fatto in un'opera del 1996, potrebbe tranquillamente essere riproposto ai giorni d'oggi dove tale fenomeno si sta sempre più espandendo.

27 aprile 2018

La finzione energetica ed il suo significato

Come si è premesso nella prefazione in questo post si cercherà di analizzare l'utilizzo, un po' astruso, che ne fa l'autore di un ipotetico, quantomai lontano e futuro, sviluppo della fisica nucleare per spiegare una delle tematiche su cui si impernia Infinite Jest.

"[...]poi nella commissione per l'Energia atomica - dove il suo sviluppo di indici gammarifrangenti per lenti e pannelli al litio anodizzato viene comunemente ritenuto una delle sei grandi scoperte che hanno reso possibile la fusione anulare fredda e così avvicinato l'indipendenza energetica degli Usa [...]" (p.77)

In questo passo del libro viene alla luce il carattere fantasioso, futuristico nonché fittizio del mondo creato da D.F.Wallace, di cui il titolo "Infinite Jest" (tradotto: "scherzo infinito") né è solo l'anticipazione. Infatti viene dato merito al personaggio di James O. Incadenza, anche chiamato "Lui in Persona", di aver contribuito allo sviluppo di una tecnologia in grado di rendere possibile un fantomatico processo energetico, del tutto inventato dall'autore, chiamato "fusione anulare", o "anulazione", una reazione nucleare in grado di autosostenersi.
Tale processo non è solamente un'invenzione asettica ed isolato dell'autore bensì insieme ad altri elementi presenti nel libro cela al suo interno un significato.
Infatti sia il termine "anulare" sia la sintetica descrizione fornita del processo energetico mettono in risalto un comune carattere circolare. Tale circolarità è un tema ricorrente di tutte le mille e più pagine dell'opera, persino le trame dei personaggi sono cicliche, anulari, come anche orbitaliche sono: la visione della pellicola dell'Intrattenimento, attorno a cui ruota tutto il libro, e le ricorsive psicologie delle dipendenze; addirittura la strada per il successo sportivo dei giovani studenti dell'accademia tennistica ETA è anch'essa una sorta di orbita, chiusa, che li imprigiona in un loop all'apparenza infinito
Proprio questa "apparenza" è indicatrice della bravura di Wallace scrittore, in grado di far credere nella possibilità di una via di fuga da questa circolarità autoreferenziale che ingabbia la maggior parte dei personaggi, lasciando la speranza che questa idea di loop infinito permetta comunque uno sviluppo verso l'esterno grazie, ad esempio, ad un rovesciamento radicale.






15 aprile 2018

Riflettore a diffusione di neutroni

"Durante il periodo dei Federali, da G. Ford al primo G. Bush, il suo valore strategico come uomo di punta dell'ottica geometrica applicata sia nell'Onr che nel Sac poi addetto alla progettazione di riflettori a diffusione di neutroni per sistemi bellici termo-strategici[...]"(p.75)
In questo passaggio del paragrafo "A partire dall'anno del pannolone per adulti depend" viene presentato uno dei passati impieghi lavorativi del personaggio Dott. James Incadenza, ex direttore dell'Enfield Tennis Academy. Andiamo quindi a capire cosa sia e quale utilizzi abbia un riflettore di neutroni.

Un riflettore di neutroni è un qualunque materiale che, grazie ad urti elastici, è in grado di riflettere neutroni. Gli scopi di tale tecnologia sono principalmente due:

  • rendere un materiale fissile (materiale capace di sviluppare una reazione a catena di fissione nucleare) in grado di auto-sostenere una reazione nucleare a catena in maniera autonoma, trasformandolo così in una cosiddetta "massa critica".
  • aumentare il numero di fissioni nucleari in una massa già critica o addirittura supercritica.

I reattori nucleari ad uranio, ad esempio, hanno il nocciolo centrale rivestito da un sottile strato di grafite che, funzionando da riflettore, reimmette neutroni nel core rallentando così la loro velocità; a causa di tale rallentamento si ha un aumento della sezione d'urto che favorisce ed amplifica la reazione di fissione. Per tali motivi questi leggeri riflettori di neutroni, come la grafite, sono detti "moderatori di neutroni".
Storicamente, uno dei primi riflettori di neutroni capaci di aumentare il numero di fissioni in una massa già critica o supercritica fu il "Demon Core", protagonista di ricerche sulle armi nucleari condotte nei laboratori di Los Alamos (LANL) tra il 1945 e 1946, durante le quali ci furono due gravi incidenti che portarono alla morte di due scienziati. Tale Demon core verrà poi sfruttato nel primo test nucleare statunitense presso le Iisole Marshall.
Un ulteriore utilizzo dei riflettori di neutroni lo si ha nel processo di Scattering in cui un fascio di neutroni interagisce con la materia.Tale tecnica è utilizzata, per esempio, in cristallografia per ricavare i reticoli cristallini della disposizione atomica.

Foto ritraente un "nocciolo" di reattore nucleare in fase di montaggio


14 aprile 2018

Macchinario Tomografia PET

Foto ritraente una tipica apparecchiatura per la PET in dotazione al "Centro Morrone" di Caserta
(All'ingresso dell'evidente struttura di forma cilindrica è collocato lo scanner PET.)

Tecnica diagnostica PET

"[...]se non altro la scienza era in grado di dare un senso alla sua vita studiandolo attentamente per cercare di capire come la schizofrenia si manifesti nel cervello del corpo umano...che, in altre parole, con l'ausilio di una nuova tecnologia detta Tomografia a emissioni di positroni[...]" (p. 56)

In questo piccolo passo dell'opera Infinite Jest, che narra di un documentario-verità canadese della Cbc su un, citando l'autore, "vecchio schizofrenico paranoide irrecuperabile" di nome Fenton, viene richiamata una delle applicazioni della fisica nucleare, o meglio, della medicina nucleare la: "Tomografia ad emissione di positroni", conosciuta al mondo come PET (dall'inglese Positron Emission Tomography).

La  PET è una tecnica diagnostica medica utilizzata per la produzione di bioimmagini che permettono la "mappatura" dei processi funzionali del corpo umano.
Il processo inizia con l'iniezione di un farmaco formato da un radio-isotopo, caratterizzato da una emivita breve (tempo occorrente di un isotopo radioattivo per il decadimento della metà degli atomi del campione puro in atomi di un altro elemento), che agisce da tracciante, legato ad una molecola attiva a livello metabolico, come uno zucchero, che agisce da vettore. Una volta raggiunta l'area di interesse e una concentrazione sufficiente il paziente viene posizionato dentro uno scanner che rileva simultaneamente coppie di fotoni in intervalli di pochi nanosecondi; in seguito dal modo con cui i fotoni colpiscono il rilevatore si ricostruisce l'ipotetica posizione da cui sono stati emessi costruendo una vera e propria mappa corporea di quella zona. Queste coppie di fotoni sono il risultato del processo di annichilazione (incontro di una particella subatomica con la sua antiparticella) fra elettroni ed i positroni emessi dal decadimento del radio-isotopo tracciante. Tali fotoni sono anche detti fotoni "back-to-back" poiché sono isoenergetici e vengono emessi in direzioni opposte.
L'importanza di questa tecnica di scansione è data dal fatto che riesce ad individuare alterazioni biologiche, che precedono le alterazioni anatomiche, grazie al fatto che queste alterazioni rallentano uno dei due fotoni emessi non permettendo la rilevazione simultanea quindi garantendo la circoscrizione ed il rilevamento dell'area alterata.
La tecnologia PET è utilizzata in neurologia, come nel caso citato nel brano di Infinite Jest, per la diagnosi e valutazione delle demenze e del deterioramento cognitivo; è poi usata in cardiologia ed infine anche in oncologia per il rilevamento dei tumori primitivi occulti.

(Maximum Intensity Projection (MIPS) di un'acquisizione total body con tecnologia PET)
   








13 aprile 2018

La fisica nucleare

La fisica nucleare è una branca della fisica che si occupa di studiare il nucleo atomico, con i suoi costituenti neutroni e protoni e le loro interazioni.
E' una scienza che si può definire "giovane" dato che storicamente i primi risultati concreti si ebbero nel 1912 grazie all'esperimento di Rutherford ed alla conseguente scoperta del nucleo stesso, fino ad allora elemento sconosciuto. L'esperimento di Rutherford segnò una svolta nella teoria atomica, confutando le precedenti teorie di Dalton e Thomson.
Nel giro di pochi anni, in uno dei periodi più importanti per la fisica dove mano a mano si andava sempre più a contraddire i principi della fisica classica, si fecero ulteriori passi avanti grazie anche alle scoperte del protone, sempre da parte dello stesso Rutherford solo sette anni più tardi, e successivamente del neutrone grazie al lavoro di Chadwick intorno al 1932.
Tuttavia, diversamente dal modello atomico, ancora oggi non esiste un unico modello nucleare in grado di spiegare tutte le proprietà del nucleo, bensì diversi modelli e teorie complementari fra loro come: il modello a goccia di liquido ed il modello a guscio, detto modello nucleare a Shell.
Alcune dei fenomeni riconducibili a tale scienza, tutt'oggi oggetto di studi per applicazioni future che possano trarre benefici all'uomo, sono: i decadimenti alfa, beta e gamma ed ovviamente le reazioni di fusione e fissione nucleare.
Nonostante la "giovane età" la fisica nucleare ha già prodotto numerosi risultati in vari settori, all'apparenza anche molto lontani fra loro, primo fra tutti in ambito energetico, forse il più immediato e comune sviluppo della fisica nucleare, ma anche in medicina ed infine in archeologia grazie alla radiodatazione al carbonio.

 


Prefazione

Questo blog andrà ad analizzare il mondo ritratto nel romanzo postmoderno Infinite Jest di David Foster Wallace pubblicato nel 1996.
Infinite Jest, considerato da molti uno dei migliori romanzi scritti in lingua inglese nell'epoca moderna, è un'opera quasi interamente ambientata a Boston, nel Massachusetts.
Nonostante siano passati già ventidue anni dall'uscita del romanzo, esso resta sempre di grande attualità e per molti rimane tutt'oggi un "romanzo del futuro", nel quale viene descritto il lato cupo e contorto della società, tendente ad una vita bohèmien ed allo stesso tempo paranoica.
I nuclei tematici presi in esame in quest'opera sono molti, a partire da tematiche come: la dipendenza dalle droghe, il piacere, l'angoscia, lo sport stesso, come ad esempio il tennis attorno al quale si sviluppa il racconto, ma anche settori scientifici come la matematica o la tecnologia. Tra questa moltitudine di argomenti, questo blog ha lo scopo di analizzare la fisica nucleare e più dettagliatamente la visione che ne ha l'autore e la sua presenza nel mondo descritto dallo stesso.
Parallelamente alla lettura dell'opera verranno quindi pubblicati post che cercheranno di prendere in esame le sfumature che David Foster Wallace dà a tale scienza, all'interno della sua società, dalle più evidenti a quelle più celate.


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